Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire
essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e
partigiano. L’indifferenza è abulia,è parassitismo,vigliaccheria,non è vita.
Perciò odio gli indifferenti.( Antonio Gramsci 11 febbraio 1917 )
Alcuni compagni,durante il sit-in organizzato dal
Collettivo Studentesco Camuno a Lovere, hanno sentito la necessità di aprire un
dibattito per analizzare meglio e reagire circa la situazione che si è creata
in Palestina.
Nonostante i media, sulle cui omissioni si potrebbero
riempire pagine intere di comunicati, continuino a distorcere l’informazione
mettendo sullo stesso piano i lanci di razzi palestinesi con i catastrofici
bombardamenti aerei, con artiglieria da terra e dal mare, con i carri armati
che sparano all’interno della striscia di Gaza, non possono non mettere in
evidenza sia la devastante azione dell’esercito israeliano sia il numero
impressionante di vite umane che muoiono sotto le bombe. Dove la stragrande
maggioranza delle vittime sono cittadini innocenti la cui unica colpa è di
essere nati e di voler continuare a vivere in Palestina.
Dove i bombardamenti non hanno risparmiato neppure scuole,
ospedali, centri Onu in cui si cercava rifugio.
La tragedia è immane, si vede e si legge tutti i giorni da
un mese a questa parte, ma ai sit-in non ci sono che poche decine di persone,
gli organizzatori e qualche migrante; eppure basta fare pochi metri e nelle vie
dei bar e dello shopping ci sono centinaia di persone. Questa,secondo
noi,è la nostra tragedia,l’indifferenza!
Non ci importa se sono già morte 2000 persone, di cui un
terzo bambini, se un bambino di 5 anni muore per un tumore causato dai veleni
dell’Ilva di Taranto. E nonostante ciò Israele continua a bombardare e l’Ilva
continua ad emettere i suoi veleni, ad uccidere con il pieno consenso dei vari
governi italiani.
Questo esempio come l’orrenda strage in Palestina hanno in
comune due fattori fondamentali: uno che al capitalismo non importa se la gente
muore, l’importante è raggiungere il proprio obiettivo, il profitto; il secondo
è che ormai la stragrande maggioranza di noi è e rimane indifferente, non
reagisce di fronte alla violenza ed accetta tutto, salvo poi incazzarsi ed
invocare la forca per un nonnulla.
Queste considerazioni portano tristezza e amarezza, ma
fanno pensare a quanto oggi sia importante mantenere vivo il valore di
termini come solidarietà, rispetto degli esseri umani, coscienza critica e
quindi quanto sia importante l’impegno che ognuno di noi può mettere a disposizione
contro l’ignoranza, l’arroganza e la violenza del potere, per mantenere viva
quell’accezione positiva e costruttiva della frase con cui Vittorio Arrigoni
era uso terminare i suoi scritti “ RESTIAMO UMANI “.
Per questo vi chiediamo di continuare quotidianamente la
denuncia contro l’occupazione israeliana nei territori palestinesi,tutti, e
contro il massacro di oggi a Gaza e vi invitiamo a portare il vostro contributo
di idee e di persone che ancora non si vogliono rassegnare e sono interessate a
costruire alternative vere e concrete all’esistente, per mettere in cantiere,
possibilmente nell’ultima settimana di agosto, una nuova iniziativa di
mobilitazione in Vallecamonica a fianco del popolo palestinese e contro ogni
indifferenza.