Accoglienza
La strada mi arricchisce, continuamente. Lì avvengono gli incontri
più significativi, l'incontro della vera sofferenza, l'incontro di chi
però ha ancora tanta speranza e allora guarda, attende. Per la strada
nascono le alternative, nasce il voler conquistare dei diritti. A me
l'unico titolo che piace è: "prete di strada". Tanto è vero che quando
vado ai dibattiti e si presentano i relatori delle università di
Bologna, Genova, Palo Alto, Cambridge... A me piace quando dicono: "don
Andrea Gallo, dell'università della strada". È difficile tener sempre la
porta aperta, non è facile. C'è anche la paura, ma noi non rimuoviamo
la paura, la affrontiamo. Quante volte in questo ufficio mi han puntato
una rivoltella... Ma solo attraverso l'accoglienza, attraverso
l'ascolto, attraverso la disponibilità, la generosità, si supera la
paura. Io vedo che, quando allargo le braccia, i muri cadono.
Accoglienza vuol dire costruire dei ponti e non dei muri. L'unico mio
rimpianto è che sono stato a volte troppo dolce con tutte le
istituzioni, con tutti i poteri.
Don Gallo
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