giovedì 7 febbraio 2013

ANTONIO INGROIA OGGI AI CANCELLI DELLA FIAT

Fiat fabbrica di chiacchiere, restituiamo dignità al lavoro

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Operai della Fiat in sciopero in un’immagine di repertorio
Oggi alle 13 sarò a Torino, di fronte ai cancelli della Fiat. Si tratta, forse, dell’appuntamento più importante di questa campagna elettorale perché, oggi più che mai, l’azienda torinese è il simbolo di tutte le principali sfide che attendono un governo di centrosinistra nei fatti e non solo nel nome.
Alla Fiat, negli ultimi anni, i diritti dei lavoratori sono stati violati impunemente. La Costituzione è stata trasformata in carta straccia. La legalità è stata calpestata senza vergogna da un’azienda che si ritiene al di sopra delle leggi dello Stato. Tutto questo con la piena complicità dei governi Berlusconi e Monti e spesso, purtroppo, anche del Partito democratico. La Fiat, principale industria automobilistica italiana, sta abbandonando il nostro Paese senza che nessun governo dica una parola. Tutti fingono di credere alle promesse che Marchionne fa, senza alcuna intenzione di mantenerle, solo per garantirsi che lo Stato italiano continui a regalare risorse pubbliche al Lingotto, senza chiedere nulla in cambio.
A tutti gli attacchi ai diritti dei lavoratori, poi, ha corrisposto un’inesorabile perdita di fette di mercato e la mancanza di nuovi modelli e d’innovazione. La Fiat, insomma, è diventata solo una fabbrica di chiacchiere, per colpa di qualcuno, a discapito di tanti. Rivoluzione Civile è nata proprio per impedire che, nei prossimi anni, si ripetano scempi come quelli che ha compiuto fino ad oggi Sergio Marchionne, e per restituire dignità al lavoro.
Antonio Ingroia

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