Sulla proprietà privata
Voi inorridite all'idea che noi vogliamo abolire la proprietà
privata. Ma nell'attuale vostra società la proprietà privata è abolita
per nove decimi dei suoi membri; anzi, essa esiste precisamente in
quanto per quei nove decimi non esiste.
Voi ci rimproverate dunque di voler abolire una proprietà privata che ha per condizione necessaria la mancanza di proprietà per l'enorme maggioranza della società. In una parola , voi ci rimproverate di voler abolire la vostra proprietà. E' vero: è questo che vogliamo.
Dall'istante in cui il lavoro non può più essere trasformato in capitale, denaro, rendita fondiaria, insomma, in una forza sociale monopolizzabile, dall'istante cioè in cui la proprietà personale non si può più mutare in proprietà borghese, da quell'istante voi dichiarate che è abolita la persona. Voi confessate, dunque, che per persona non intendete altro che il borghese, il proprietario borghese. Ebbene, questa persona deve effettivamente essere abolita.
Il comunismo non toglie a nessuno la facoltà di appropriarsi dei prodotti sociali; toglie soltanto la facoltà di valersi di tale appropriazione per asservire lavoro altrui.
E' stato obiettato che con l'abolizione della proprietà privata cesserebbe ogni attività, si diffonderebbe una neghittosità generale. Se fosse così, la società borghese sarebbe da molto tempo andata in rovina, giacché in essa chi lavora non guadagna e chi guadagna non lavora.
Voi ci rimproverate dunque di voler abolire una proprietà privata che ha per condizione necessaria la mancanza di proprietà per l'enorme maggioranza della società. In una parola , voi ci rimproverate di voler abolire la vostra proprietà. E' vero: è questo che vogliamo.
Dall'istante in cui il lavoro non può più essere trasformato in capitale, denaro, rendita fondiaria, insomma, in una forza sociale monopolizzabile, dall'istante cioè in cui la proprietà personale non si può più mutare in proprietà borghese, da quell'istante voi dichiarate che è abolita la persona. Voi confessate, dunque, che per persona non intendete altro che il borghese, il proprietario borghese. Ebbene, questa persona deve effettivamente essere abolita.
Il comunismo non toglie a nessuno la facoltà di appropriarsi dei prodotti sociali; toglie soltanto la facoltà di valersi di tale appropriazione per asservire lavoro altrui.
E' stato obiettato che con l'abolizione della proprietà privata cesserebbe ogni attività, si diffonderebbe una neghittosità generale. Se fosse così, la società borghese sarebbe da molto tempo andata in rovina, giacché in essa chi lavora non guadagna e chi guadagna non lavora.
Karl Marx, Friedrich Engels
Nessun commento:
Posta un commento